Ricordando com’erano le vacanze negli anni 90
#viaggi90. Raccontare com‘è cambiato il modo di viaggiare dagli anni 90 a oggi è proprio un tuffo nei ricordi.
Erano anni in cui non esisteva il web che ci anticipava il ‘sapore’ delle possibili destinazioni e non trovavi facilmente offerte, tanto meno voli low cost! Arrivavi li, in quella determinata località, perché un amico te l’aveva consigliata. Macinavi chilometri su chilometri in treno o, come la mia famiglia, in auto carichi di bagagli come se non dovessi più far ritorno a casa.
Ho un moto di nostalgia al ricordo di quei lunghi viaggi in auto. Al tempo (nei primissimi anni 90) andavo alle scuole medie e l’attesissima stagione estiva era una delle poche occasioni per poterci concedere una meritata vacanza.
Verso la meta: i preparativi
La nostra destinazione estiva era un rituale che ormai si ripeteva da svariati anni, ossia trascorrere una quindicina di giorni a luglio al sud, in Puglia, nell’affezionatissimo campeggio lungo la litoranea di Vieste.
Se pensate che abitavamo nel veronese potete immaginarvi le difficoltà di quel viaggio!
Di soggiorni in hotel non ho ricordi in quegli anni, sia per l’elevato costo della vacanza (in 4 anche a quei tempi era un salasso) sia perché il campeggio con la nostra roulotte al seguito ci dava la bella sensazione di sentirci a casa e al tempo stesso quella libertà che difficilmente poteva offrirci una sistemazione alberghiera.
Sorrido se ripenso ai giorni che precedevano la partenza. Tutto doveva essere pronto e organizzato nel minimo dettaglio, mio padre con la solita lista alla mano, su carta ormai sgualcita, passava in rassegna le cose da caricare nella Renault Laguna del tempo.
Borsoni, valige, cibarie per il tragitto ma soprattutto l’attrezzatura completa per il windsurf. Si perché, i miei genitori sono stati sempre degli sportivi incalliti, purtroppo ahimè a differenza mia che spesso fatico a ritagliarmi il tempo per una corsetta.
La notte della partenza era difficile riuscire a chiudere occhio tanta era la trepidazione che aleggiava nell’aria. Partenza intelligente (e infallibile) a notte fonda per evitare il traffico e via… il Gargano ci aspettava!
Oggi come ieri – le tappe all’Autogrill!
Le fermate in autogrill era più assimilabili a dei veri e propri pit stop perché a detta di mio padre erano solo una necessità tecnica per fare carburante e per andare al bagno, volenti o nolenti! Fretta che mi porto dietro anche ora che sono cresciuta! L’ultimo sorso di spremuta e con la brioche ancora in bocca si riprendeva la marcia…
In otto ore di autostrada passavamo in rassegna tutte le playlist del momento, inserendo musicassetta dopo musicassetta nel mangianastri dell’autoradio.
Tra un pisolino e l’altro aprivo un occhio per non perdermi lo spettacolo del sole che stava per sorgere e rimirare la bellezza dei raggi che facevano capolino da dietro gli oleandri che costeggiavano la strada. La vista del paesaggio tutt’intorno che da urbano diventa sempre più mediterraneo mi elettrizzava… significava che oramai eravamo quasi arrivati!

Vita da campeggiatori: pro e contro
Cominciamo con i lati che non mi piacevano.
La vita da campeggio non era tutta rose e fiori… uno dei compiti che avevamo io e mia sorella era dare il nostro contributo nel lavaggio dei piatti e il percorrere svariati metri a piedi (spesso di corsa) dalla nostra roulotte ogni volta che si doveva andare al bagno.
E se ogni giorno mi infilavo controvoglia la bacinella riempita di stoviglie sotto il braccio, ero consapevole di esser baciata dal profumo del mare e dalla sua dolce brezza a ogni ora del giorno, perché la nostra piazzola era a una cinquantina di metri dalla spiaggia!

…Ma il top del top veniva la sera…Dopo una passeggiata lungo la riva e due salti al ritmo della baby dance il potermi addormentare felice nel mio lettino a castello, diventato anno dopo anno sempre più piccolo, mi faceva sentire protetta nel mio piccolo mondo.
Piccolo e semplice, perché a quei tempi al camping non c’era la piscina, avevano pochissimi bungalow e le tettoie delle piazzole erano fatte di semplice stuoia. Non esisteva il ristorante ma solo un piccolo mini market per lo stretto necessario e un altrettanto minuscolo bar che oltre a gelati confezionati, bibite e caffè ti concedeva al massimo la scelta di un paio di amari. Il patio coperto che di giorno ospitava le partite di biliardino, la sera si trasformava in sala ‘disco’, con tanto di palla luminescente reduce dall’arredamento di anni addietro e uno stereo che suonava le hits del momento… ma bastava a dare la parvenza della festa!
Pronti… cheese!
Le foto di oggi. Con il dilagare dei social, della fotografia digitale e degli smartphone ne siamo ogni giorno bombardati. Scatti di amici, di amici di amici, e di chi non sappiamo nemmeno il nome. La differenza rispetto a ieri era l’uso moderato della cara macchina fotografica con il set di rullini da 12 / 24 / 36 foto a seconda della durata della vacanza, rendendole una risorsa da centellinare!! Eh si perché avevi “one shot”. E la dura verità ce l’avevi arrivato a casa, ogni fine vacanza quando con trepidazione tenevi stretto il tuo bel trofeo di foto (manco fosse il ‘Sacro Graal’) uscendo dal negozio del fotografo… per scoprire puntualmente che quelle da salvare erano forse, poco più della metá! A chi non è mai capitato?
Chiudo questa carrellata di ricordi e aneddoti vari legati alle mie vacanze negli anni 90 con alcune conclusioni.
Saremmo anche andati in meglio, oggi abbiamo più possibilità di spostarci, più comfort a prezzi abbordabili, e tutte le foto che vogliamo con mille mezzi, ma in fondo in fondo mi manca un po’ il “sapore” che caratterizzava le vacanze di quando ero bambina. Giorni semplici, fatti di serate placide e rilassate, vivendo il tempo in famiglia con la qualità che oggi sembra mancare sempre di più. Forse anche il fatto che si viaggia più spesso mi fa un po’ perdere quell’ansia buona che precedeva i mesi prima della partenza…
E a voi? Com’erano i vostri viaggi o vacanze negli anni 90?
Ringrazio il gruppo Facebook “Travel Blogger Italiane” gestito da Paola Bertoni per questa originale iniziativa che ci porta a spasso nel tempo, nata prendendo ispirazione dal racconto di Daniela nel suo blog “The DAZ Box“.
Ciao e
… buon viaggio!
Note: alcune immagini presenti in questo articolo sono prese da Pixabay.
Alessia - UnaValigiaDiEmozioni
Bellissime le vacanze in campeggio… Io ho Sempre adorato la vita open air. Le foto D’epoca poi, sono spettacolari! Grazie per aver partecipato e per averci fatto vivere i tuoi ricordi!
dritteontheroad
Grazie a te invece che hai avuto la bellissima idea di lanciare l’iniziativa!!
Oltre le parole
Ah gli autogrill! Quanti ricordi Silvia. Per non parlare dei rullini da sviluppare in cui puntualmente ci sono teste mozzate e dita sull’obiettivo!
dritteontheroad
Ahahah idem!io le facevo sempre storte e tagliavo i piedi! Adesso sono migliorata eh!
Stefania Ciocconi
in generale è cambiato molto il nostro modo di viaggiare. Io sono stracontenta dell’avvento delle fotocamere digitali così posso fare tutte le foto che voglio 🙂
dritteontheroad
A chi lo dici!! Io ne faccio una marea….mi piace troppo! Adesso mi sono iscritta ad un corso di fotografia!
Paola
Mi hai fatto tornare in mente che all’epoca andavo in campeggio con gli scout e per lavarci e lavare i piatti si andava al torrente, nel senso che si faceva il lavaggio proprio dentro al fiume con l’unica comodità di tirare un tubo di gomma per la doccia. Il bagno invece era un buco scavato nel terreno con due assi di legno sopra, che avventura ahahaha
Laura
Paola, ho fatto anch’io gli scout! Carramba…
dritteontheroad
Ma dai!! Mi fa piacere non essere l’unica!!!
sandra
Quanti ricordi!! A me piaceva un sacco la sosta in autogrill perchè mi comperavano l’ovetto kinder e il panino!!
Giordana Querceto
Campeggiatrice degli anni 90 presente! I miei continuano a campeggiare e ci mando un mese all´anno mio figlio con i nonni!.
grazie per il bel post, anche a noi funzionava piú o meno come hai descritto nel post!
dritteontheroad
anche i miei sono affezionati al campeggio 😉 e penso sia tutt’ora un modo di viaggiare che mi somiglia molto.. il mio sogno sarebbe acquistare un van ‘California’ per poter viaggiare on the road come piace a me!!
Cassandra - Viaggiando a Testa Alta
Anche se sono molto giovane, alcune di queste cose le ho passate anche io.
Ad esempio, l’Autogrill adoravo fermarmi con i miei genitori e mangiare il toast!
drinkfromlife
Quanto mi piaceva la roulotte! Un mio ex ne aveva una parcheggiata in un giardino a due passi dal mare, qui in Salento. Ci andavamo spesso, anche con gli amici. 🙂
dritteontheroad
Wow che bello lì il mare è ancora più bello! la roulotte o il camper sono una sistemazione più scomoda rispetto all’hotel ma ti fa vivere la vacanza in libertà!
maria millarte
Mi sto leggendo tutti i post ” viaggiare anni 90″ e finora tutti mi fanno tornare indietro. Pensa io non ero bambina allora né adolescente; ero sposata e avevo una figlia. Anche tu hai raccontato uno spaccato di quei tempi molto ma molto veritiero.
dritteontheroad
grazie mille! bellissimo il tuffo nei ricordi degli anni 90. Me li sto leggendo tutti per vedere le varie esperienze del tempo!
Laura
Ricordo che da piccola siamo andati per anni nello stesso albergo con la stessa compagnia di famiglie, ed io sognavo il campeggio…
Valentina
Che ricordi! Io ero piccolina ma mi ricordo bene le fermate in autogrill per consultare la cartina stradale prima di continuare il viaggio
dritteontheroad
Anche noi! ricordo sempre che volevo aprirle ma poi non riuscivo a piegarle nel verso giusto! ma a dire il vero questo limite ce l’ho tutt’ora! 😉
Raffaella
Le foto sono bellissime! Questa idea di ricordare le vacanze degli anni ’90 mi piace tantissimo!
dritteontheroad
grazie!! le uniche che sono riuscita a recuperare!
Erica
I rullini, che ricordi! Ogni volta che andavo in vacanza ricordo i miei genitori che cercavano di tenermi nascosta la macchina fotografica per paura di dover sviluppare centinaia di foto, metà delle quali da buttare! 😂
dritteontheroad
ahahaah!già.. un problema comune in quegli anni!!
Elisa
Questi post sugli anni 90 mi stanno ritirando fuori un sacco di ricordi… bellissimo!
Giulia
Noi avevamo una meta diversa e più vicina, la Liguria, ma il tuo racconto ha tantissime similitudini con le nostre partenze e i nostri viaggi!
Valentina
Ahahahah anche io ero vittima di feroci e rapidissimi pit stop in autogrill!! 🙂 ero costretta a scendere e ad andare in bagno anche se non avevo bisogno, che noia! 🙂 Quanto mi piace leggere questi bei tuffi nei ricordi!
Anna La tartaruga volante
Belli questi ricordi e bella l idea degli anni 90, ci proverò anche io. Comunque hai ragione, ok il digitale ok il web, ma era bello arrivare in un posto senza sapere nulla! Forse dovremmo provare a fare un viaggio senza leggere blog 🙁 ne’ guardare youtube o altro. Partire cosi.. e volare. Ciao silvia complimenti per l articolo.
dritteontheroad
Ciao cara Anna! Grazie mille per le tue belle parole… dai scrivi presto un post #viaggi90 che sono curiosissima di leggerlo. Ho solo da imparare … ❤️
Roberta
Bello anche il tuo racconto! In comune abbiamo la roulotte (nel mio caso camper). Capisco quindi le tue sensazioni, che poi rimangono impresse per tutta la vita… Il fastidio di una vacanza impegnativa e l’estasi del contatto diretto con la natura
Sarah
…..È stato bello e nostalgico rivivere il tutto 20 anni dopo…
Era proprio così! 💗
dritteontheroad
Mi fa piacere Sarah! È stato lo stesso per me finché lo scrivevo… grazie di essere passata!❤️
Ramona
Noi da un paio d’anni andiamo alla scoperta dell’Europa viaggiando on the road con una roulotte e Renault Laguna! Sono Reduce Da Vacanze Anni 90 In Campeggio Come Le Tue e per me l’hotel va bene , ma solo per pochi giorni…altrimenti soffro!
dritteontheroad
Uuuuh che meraviglia!! Questo si che si chiama viaggiare! un saluto per le tue prossime mete e grazie di essere passata di qua!